BREVI DI CRITICA: La Stanza Accanto di Pedro Almodóvar

di Tano Pirrone


Finalmente abbiamo visto La stanza accanto di Almodóvar: con un film di bellezza
superiore, Almodóvar combatte contro la paura della morte e vince.


In Dolor y gloria (2019) era affogato in un feuilleton significativo del suo stato di anziano
intellettuale omosessuale (ultimava in quei giorni la decina fatidica dei sessanta). Ma già
con Madres parallelas (2022) il nostro, in ripresa notevole con morti (femminile plurale) e
morti (maschile plurale), con cui era riuscito a scaricare l’atavica paura. Nella sua ultima
fatica, grazie anche alle due superbe attrici, ci dona un film bellissimo, perfettamente
concluso, con ogni cosa a suo posto, rispetto di equilibri e felici sorprese, come quella di
farci ritrovare alla fine del film Tilda Swinton anche nelle vesti della di lei figlia, (ben
sistemata, per l’occhio critico dei cinefili contabili infelici). Detto di Tilda non posso sottacere
della magnifica Juliane Moore interprete superba (per restare nell’argomento) dieci anni fa di
Still Alice (2014).
La poesia accompagna degnamente chi a lei s’affida! E noi ringraziamo contenti e
speriamo che ce la caviamo per il prossimo appuntamento (con Pedro, naturalmente).
Adios
Tano Pirrone

Informazioni su Tano Pirrone 91 Articoli
Sono nato in provincia di Siracusa, a Francofonte, l’antichissima Hydria dei coloni greci, quaranta giorni prima che le forze alleate sbarcassero a Licata. Era il 14 maggio 1943. Ho frequentato il liceo classico, ma non gli studi per giornalista, cui ambivo. Negli anni ’70 ho vissuto due lustri a Palermo, dove ho lavorato in fabbrica, come impiegato amministrativo- commerciale. Nel 1981 mi sono trasferito a Roma per amore di Paola, oggi mia moglie. Sono stato funzionario commerciale e Project Manager nel Gruppo Marazzi. Infine consulente d’azienda per Organizzazione Aziendale e Sistemi Qualità. Curo le piante della mia terrazza, vedo gente, guardo film e serie tv, vado a cinema e a teatro, seguo qualche mostra; leggo, divagando e raccogliendo fior da fiore, e scrivo di cinema, libri e teatro per Odeonblog; di altre cose per me stesso. Ho pubblicato anche su Ponza Racconta, Lo Strillo, RedazioneCulturaNews ed altri siti di cinema e teatro. Ho due figli, Francesco e Andrea, ed avevo un cane, Bam, che sta sempre con me dovunque io vada. Sono faticosamente di sinistra; sono stato incendiario ed ora dovrei essere ragionevolmente pompiere.
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