a cura di Letizia Piredda
Come già vi ho detto altre volte Alberto Crespi oltre a essere un critico eccezionale, oltre a condurre Hollywood Party su Rai Tre e oltre a dirigere la rivista Bianco e Nero presso Il Centro Sperimentale di Cinematografia, è una miniera inesauribile di aneddoti, di storie dietro ai film, di curiosità di ogni tipo sul cinema. Questa volta riporto qui di seguito una delle sue ultime curiosità pubblicata su FB.
Per motivi che non sto a raccontarvi, oggi mi sono imbattuto in rete nel “catalogo di Peppino Amato” che Ennio Flaiano compilò anni fa. Il grande produttore napoletano, padre tra l’altro della moglie di Bud Spencer, era un genio e un colossale creatore di strafalcioni. Alcuni, come il fatto che per “La dolce vita” (da lui prodotto assieme a Rizzoli) ci fosse un’attesa sporadica, sono entrati nel linguaggio comune. Altrettanto leggendario è il racconto, riferito da Tullio Kezich nel suo meraviglioso libro “Noi che abbiamo fatto la dolce vita”, di Amato che al momento della firma del contratto di Fellini, esasperato dalle pretese del regista, urla: “Piuttosto che firmarlo mi bevo l’inchiostro”; e poi afferra il calamaio e se lo tracanna.
Qui sotto il catalogo. E una foto di Amato con Gregory Peck, così, a buffo.
· Per il gran freddo ho dovuto far mettere due gladiatori in più al termosifone;
· Saluti dalle pernici del Monte Bianco;
· Apriamo una paralisi;
· Si sono tutti alcolizzati contro di me;
· In quanto ad idee politiche io e lei siamo agli antilopi;
· Le zucchine mi piacciono trafelate;
· Si picchiavano che sembravano due argonauti (energumeni) (la specificazione è propria di Flaiano);
· Si accorse che era incinta perché non le venivano più le amministrazioni;
· Non fanno che rimproverarsi a Vicenza;
· La sera ci mettiamo sulla veneranda a guardare il paesaggio;
· Ho un salottino tutto di Rimini;
· Mi sono tagliato il pipistrello del pollice? ed ho dovuto farmi un’iniezione sotto Catania;
· Mia moglie fa una cura contro le vene vanitose;
· Ma questo lo discuteremo in separata sedia;
· Lei aveva una bella stuola di visone e per gioiello un brioche al collo;
· Scivolò sulla sogliola e si ruppe una gamba per operarlo dovettero fargli l’anastasia;
· Si dicono che contiene le vitamine, ma io lo mangio lo stesso;
· Ti piace il mio bastone? È di malaga;
· Le inferriate sono di ferro sbattuto;
· Mi sono fatto mettere le iniziative sulla camicia;
· Tutto il giorno sul pavimento prostituite a dare la cera;
· Ho un completo d’inferiorità;