la Redazione
La 74ma edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino comincia oggi, venerdì 16 febbraio, e durerà fino al 25 febbraio. Apre Cillian Murphy. Sono sei gli italiani nel programma, tra i quali due in corsa per l’Orso d’Oro.
Ad aprire la Berlinale 2024 sarà la star del cinema mondiale più citata dalla scorsa estate a oggi, ossia il protagonista del film Oppenheimer: Cillian Murphy, che è il co-protagonista del film Small Things Like These di Tim Mielants, in cui recita al fianco di Emily Watson in una storia ambientata nel Natale del 1985 che farà emergere segreti orribili che si celano nel convento della città.
Ma passiamo alle opere dei nostri connazionali: sono sei gli italiani nel programma, tra i quali due in corsa per l’Orso d’oro (come vedremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi).
“Un festival politico e sociale, aderente a un cinema che fa i conti con la realtà, attento a raccontare da diverse prospettive guerre e conflitti che stanno agitando il mondo, pronto a offrire spazi di dialogo e confronto su temi che non si possono ignorare”, scrive la giornalista Alessandra De Luca sul recente articolo dedicato alla Berlinale 2024 pubblicato dalla rivista Ciak.
SARÀ L’ULTIMA EDIZIONE SOTTO LA DIREZIONE DI CARLO CHATRIAN E MARIËTTE RISSENBEEK
Questa 74esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino (dal 15 al 25 febbraio) sarà l’ultima sotto la direzione di Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek.
“La nostra simpatia va a tutte le vittime del conflitto”, ha dichiarato Mariëtte Rissenbeek. “Siamo preoccupati per il diffondersi di antisemitismo, anti-islamismo e discorsi d’odio in Germania e in tutto il mondo. Come istituzione culturale, condanniamo ogni forma di discriminazione e ci impegniamo a favore della comprensione tra popoli”.
Carlo Chatrian ha aggiunto: “Siamo particolarmente orgogliosi della selezione di quest’anno che bilancia registi di lunga data e nuove voci forti del cinema indipendente. Un aspetto importante è la diversità delle storie raccontate e delle persone che le raccontano. Ancora più emozionante, tuttavia, è la ricchezza stilistica che dimostra le ampie possibilità dei diversi linguaggi cinematografici”.
Come sottolineato da Euronews, l’addio dei due sopraccitati direttori artistici ed esecutivi “è un vero peccato, perché entrambi sono riusciti a superare la tempesta Covid e a dimostrare le loro capacità per questo ruolo”.
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SEI I TITOLI CINEMATOGRAFICI CHIAMATI A RAPPRESENTARE L’ITALIA
Saranno sei i titoli cinematografici a cui spetterà di rappresentare l’Italia al Festival targato Berlino. In concorso vedremo Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario.
Queste due pellicola nostrane gareggeranno con 18 film in gara per l’Orso d’oro, giudicati da una giuria presieduta dall’attrice Lupita Nyong’o.
Nella sezione Generation, invece, c’è Quell’estate con Irène di Carlo Sironi, mentre nella sezione Forum compare Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio.
Tra le serie televisive ci saranno due eventi speciali: Dostoevskij (ideata, scritta e diretta dai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo per Sky Original) e Supersex, lo show di Netflix liberamente ispirato alla vita del pornodivo italiano Rocco Siffredi.
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ORSO D’ORO ALLA CARRIERA A MARTIN SCORSESE
Quest’anno verrà assegnato l’Orso d’oro alla carriera a Martin Scorsese, e sarà reso omaggio a Edgar Reitz con la Berlinale Camera.
Il Festival verrà inaugurato da Small Things Like These di Tim Mielants, con la star di Oppenheimer Cillian Murphy al fianco di Emily Watson in una storia ambientata nel Natale del 1985 che disseppelirà segreti indicibili che si nascondono nel convento della città.
Tra le opere selezionate, c’è La cocina del messicano Alonso Ruizpalacios, con Rooney Mara e Raúl Briones, ambientato in un solo giorno in ristorante di New York molto affollato. Ci sarà anche From Hilde with Love del tedesco Andreas Dresen, che narra la storia di una coppia minacciata dalla Gestapo; poi Hors du temps del francese Olivier Assayas, e ancora il documentario Dahomey di Mati Diop.
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TANTISSIMI I FILM SELEZIONATI, DAGLI HORROR AI DOCUMENTARI
Non mancheranno all’appello nemmeno i film A Traveler’s Needs del sudcoreano Hong Sang-soo, con Isabelle Huppert; l’horror The Devil’s Bath degli austriaci Veronika Franz e Severin Fiala, Black Tea del mauritano Abderrahmane Sissako (una storia d’amore che non conosce frontiere tra Africa e Cina); The Empire del francese Bruno Dumont (che è una parodia di Star Wars con Fabrice Luchini e Camille Cottin che si calano nella parte di due cavalieri extraterrestri sotto copertura che arrivano in un piccolo villaggio di pescatori nel Nord della Francia, con un intento parodico dell’universo creato da George Lucas irriverente e spassosissimo).
Ci saranno pure Shikun dell’israeliano Amos Gitai, con Irène Jacob; il documentario Turn in the Wound di Abel Ferrara, sulla vita a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina.
Presenti nel programma anche Averroès & Rosa Parks di Nicolas Philibert (vincitore della scorsa edizione della Berlinale con Sur l’Adamant); Love Lies Bleeding di Rose Glass con Kristen Stewart; Seven Veils di Atom Egoyan, con Amanda Seyfried; Spaceman di Johan Renck con Adam Sandler, Carey Mulligan, Isabella Rossellini, Paul Dano, e Abiding Nowhere di Tsai Ming-liang.
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Ecco le pellicole, i cineasti e gli attori che sono stati insigniti di un riconoscimento alla kermesse cinematografica che si è appena conclusa a Berlino. L’orso d’oro al miglior film è andato a ‘On the Adamant’ di Nicolas Philibert; l’orso d’argento Grand Jury Prize è stato vinto dal film ‘Afire’ di Christian Petzold e l’orso d’argento Judy Prize da ‘Bad Living’ di João Canijo. Il regista italiano Giacomo Abbruzzese la sua opera prima ‘Disco Boy’ ha vinto l’orso d’argento An Autstanding Artistic Contribution