di Martina Cossia Castiglioni
Tra le fronde di una grande quercia centenaria, nella regione francese della Sologne, abitano diverse specie di animali e di insetti. Uno scoiattolo rosso, una coppia di ghiandaie azzurre, un barbagianni, l’incredibile balanino (insetto dal capo allungato che ricorda una piccola proboscide, che si nutre di ghiande all’interno delle quali depone le uova) e più in basso, alle sue radici, dei topolini selvatici. Li vediamo cercare riparo tra le foglie, nelle cavità e alla base della quercia durante un brutto temporale; li osserviamo da vicino nella loro vita quotidiana, mentre le stagioni si susseguono.
Presentato al Festival di Berlino nel 2022, candidato ai César 2023 come miglior documentario, arriva nelle sale italiane La quercia e i suoi abitanti di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux. Il primo, dopo aver iniziato con la fotografia, si è consacrato al cinema dirigendo (in trent’anni di carriera) oltre 60 documentari dedicati alla fauna; il secondo ha fondato nel 1971 la società di produzione di film di finzione e documentari Caméra One.
Dall’alto: il topo, il balanino, il barbagianni, la ghiandaia.
Frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca (con la consulenza di esperti di fauna, flora e biodiversità) e di un anno e mezzo di riprese, La quercia e i suoi abitanti è un documentario e al tempo stesso una pellicola di finzione.
L’intento dichiarato dei due co-autori, infatti, è di coniugare rigore scientifico e narrazione.
Non a caso è stato realizzato uno story board completo del film, come un vero e proprio copione, al quale ha collaborato anche lo sceneggiatore Michel Fessler. Inoltre, nella pellicola non c’è una voce fuori campo: solo le immagini, i rumori della natura e le musiche originali del compositore francese Cyrille Aufort. (I nomi delle specie animali compaiono invece nei titoli di coda).
Grazie a sofisticate tecniche di ripresa e all’uso di microcamere lo spettatore segue molto da vicino gli animali protagonisti ed è partecipe delle loro azioni, spesso delle loro emozioni: dal panico dei topini che vedono la loro tana allagata dal temporale, alla tensione del volo della ghiandaia in fuga da un rapace.
Per dirla con le parole del produttore Bathélémy Fougea, questo film è un’occasione inedita per immergere gli spettatori «nel mondo sensoriale e poetico della regina degli alberi», e delle creature che ospita.
In Francia l’uscita de La quercia e i suoi abitanti è stata accompagnata da diverse iniziative editoriali, dalla pubblicazione dello storyboard (distribuito nelle scuole di cinema) a quella di un libro del naturalista e botanico Jacques Tassin, illustrato con le immagini del film.
Per le scuole elementari e medie è stato realizzato anche un kit pedagogico per preparare gli allievi alla visione della pellicola.