Micromega: Cinema è Letteratura

la Redazione

All’indomani della stagione che ha visto Pirandello (in La stranezza) e Dante, nel film omonimo, protagonisti di due film di successo, dedichiamo al travagliato ma sempre più fecondo rapporto fra cinema, serie tv e letteratura un numero monografico.

La prima è nata più di cinquemila anni fa, eppure da quando esiste il secondo, poco più di un secolo, entrambi non hanno smesso di flirtare e detestarsi, snobbarsi e saccheggiarsi a vicenda: né la letteratura né il cinema possono fare a meno della scrittura, ma se il cinema ha sempre invidiato l’autorevolezza e la dignità culturale della letteratura, questa non ha mai smesso di invidiare il potere economico e mediatico del secondo. Eppure, da qualche stagione a questa parte, non solo molti registi, sceneggiatori e attori scrivono romanzi e racconti senza alcun senso di inferiorità letteraria, ma il cinema stesso – che specie in Italia si avvaleva soprattutto di soggetti originali – ha cominciato a pescare dai libri (per non parlare poi delle serie tv) portando sullo schermo, non di rado, gli stessi scrittori come personaggi.

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