di Pino Moroni
C’è chi scrive e chi mette in scena. Martin McDonagh, commediografo inglese, di origini irlandesi, ha scritto libri ed opere teatrali, rappresentate ed apprezzate in tutto il mondo e coperte di premi. Poi nel 2008 è passato a dirigere un film, In Bruges. La coscienza dell’assassino, con una nomination all’Oscar, un Golden Globe vinto da Colin Farrell come miglior attore ed un Bafta (l’Oscar inglese) per la migliore sceneggiatura originale. Da quel momento, pur continuando a produrre opere per il teatro conseguendo tre Lawrence Olivier Awards, un Premio Europa Realtà Teatrale e candidato per quattro volte al Tony Awards, il premio mondiale più prestigioso per il teatro, ha sceneggiato, diretto e prodotto due capolavori: Sette Psicopatici, del 2012, e Tre manifesti ad Ebbing, Missouri, del 2017, conseguendo un premio Oscar e quattro importanti Golden Globe.
Quest’anno con Gli spiriti dell’isola ha già vinto il Golden Globe per il miglior film commedia (rappresentazione scenica di una storia di vita quotidiana, non necessariamente a lieto fine) insieme a The Fabelmans di Steven Spielberg per il miglior film drammatico.
Al Festival di Venezia ha vinto il premio Osella per la migliore sceneggiatura e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Colin Farrell. E’ anche candidato all’Oscar con nove candidature tra cui miglior film, regia, sceneggiatura ed attori protagonisti e non.