la Redazione
Arriva Natale e insieme al Natale sono usciti nelle sale tantissimi film: ne segnaliamo quattro che a nostro avviso sono imperdibili.
- Le otto montagne. Dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del premio Strega 2017, una versione cinematografica libera, espansa, audace realizzata da Felix Vam Groeningen e Charlotte Vandermeersch, coppia dietro la macchina da presa e nella vita.
La storia di un’amicizia tra due bambini, uno che vive in città, l’altro che è figlio della montagna, poi ragazzi e poi adulti che vivono la montagna in modi differenti, e forse inconciliabili. Due attori d’eccezione per i protagonisti: Luca Marinelli e Stefano Borghi. - Fairytale. Una fiaba, quest’ultimo film di Sokurov, dove i protagonisti sono: Churchill, Stalin, Hitler, Mussolini. Il film è costruito con i brevissimi spezzoni presi dai materiali di repertorio, dietro c’è un lavoro da certosino durato due anni, che svelano le personalità di questi uomini che hanno segnato il destino dell’Europa nel Novecento. L’ambiente nel quale i quattro personaggi sono immersi è stato creato a partire dalle incisioni e dai quadri di alcuni artisti europei: le tavole dei Piranesi, le illustrazioni della Divina Commedia di Gustave Dorè, i disegni di Durer e di Hubert Robert. Una sorta di limbo, dove i quattro uomini di poteri si incontrano , chiacchierano, litigano, scherzano l’uno con l’altro, in attesa del giudizio divino.
- The Fabelmans. Ultimo lavoro autobiografico di Spielberg che racconta la propria giovinezza e l’amore di una vita, quello per il cinema. A partire dall’immagine del treno che deraglia e si accartoccia in Il più grande spettacolo del mondo di De Mille: una sorta di imprinting così calamitante e sconvolgente insieme che segnerà l’inizio di una passione che durerà tutta la vita. Lui è solo un bambino di sei anni, un bambino dagli occhi spalancati. Il film ci racconta tutte le tappe di quel percorso meraviglioso e si ferma alle soglie della carriera di quel bambino che è diventato uno dei registi più famosi.
4. EO. Una rivisitazione, tutta contemporanea, del famoso film di Bresson Au hazard Balthazar,
premiata a Cannes e firmata Jerzy Skolimowski. L’odissea di un asinello dalla Polonia all’Italia:
alla mercè della brutalità degli uomini si fa metafora degli orrori che scuotono il continente.
Con un’attrice insuperabile come Isabelle Huppert e un giovane attore emergente Lorenzo
Zurzolo. Ma il protagonista vero del film resta l’asinello.
BUONA VISIONE!