Letter dell’ucraino Sergei Loznitsa, 2013
Un villaggio remoto nel nord-ovest della Russia. Un manicomio in una vecchia casa di legno. Il luogo e i suoi abitanti sembrano non essere stati raggiunti dalla civiltà. In questa ambientazione immacolata, non si sentono voci umane e il dolore si azzera.
Realizzato dall’ucraino Loznitsa durante le riprese del documentario The Settlement, questo corto gioca con il tempo e lo spazio grazie a una cinepresa che distorce le immagini e le fa sembrare girate agli inizi del ‘900. Un’opera di non-fiction altamente impressionistica.
La tecnica usata da Loznitsa crea degli effetti sbalorditivi nel contrasto tra bianco e nero, dove il bianco assorbe dei riflessi argentei che contrastano nei contorni morbidi e indefinti sul nero.
La sensazione, quando si guarda questo corto, è di muoversi in un’epoca senza tempo. E qualsiasi situazione, anche la più drammatica, come in questo caso, perde il suo risvolto tragico, doloroso, e diventa impalpabile, ovattato, leggero come leggero può essere un fiocco di neve. Loznitsa ha girato altri corti, tra cui The train stop e A night at the Opera.
La versione integrale del corto è disponibile su MUBI.