di Letizia Piredda
Utilizzando immagini d’archivio, Loznitsa rivisita le serate di gala organizzate dal Palais Garnier negli anni ‘50 e ’60. Tra prestigio e protocollo, questi ritrovi riunivano celebrità e persone normali, che accorrevano a migliaia all’Opéra per godersi lo spettacolo.
Questa opera straordinaria di ricerca archivistica riunisce tutta una serie di reali e stelle del cinema che assiste alle serate di gala dell’Opéra di Parigi. Il corto di Loznitsa, che culmina con una performance di Maria Callas, è un monumento dorato dei rituali dell’alta società.
La regina Elisabetta, De Gaulle, e Grace Kelly
Adesso il tappeto rosso si è spostato nei Festival di Cinema. Ma nel frattempo l’Opera ha fatto dei passi da gigante nel rinnovare le forme e le interpretazioni.
A distanza di 60 anni possiamo toccare con mano la profonda trasformazione che ha subìto il mondo dell’Opera sia da parte del pubblico sia rispetto all’interpretazione scenica. E’ vero che Livermore è certamente uno dei registi più all’avanguardia, che per il Macbeth si è ispirato a Cristopher Nolan, il regista di Inception, ma è un dato di fatto che la scenografia di molte opere liriche si è andata modernizzando: è questo cambiamento che la rende viva, ed è forse questo nuovo linguaggio scenico che può far avvicinare i giovani che da sempre sono stati ai margini di questo mondo, sentito sempre come qualcosa di conservatore, tradizionale, sentito sempre come un mondo chiuso per persone di una certa età.