di Pino Moroni
Nella presentazione della Festa del Cinema di Roma 2021, la presidente Laura Delli Colli ed il Direttore artistico Antonio Monda hanno evidenziato il carattere sempre più internazionale della stessa, il binomio qualità/popolarità che la contraddistingue, non trascurando di parlare della sua diffusione in tutta Roma.
Un programma ricco, con ben ventidue registe donne e ventidue paesi rappresentati (alcune novità come il Kossovo, la Repubblica Domenicana e l’Arabia Saudita). Trentacinque prime mondiali, otto prime internazionali, cinque prime europee e otto prime italiane. Due altri red carpet a via Condotti e via della Lungara (Filmstudio).
Tre mostre: una dedicata a Zerocalcare, una alle donne agfane, ed una al Marchese del Grillo (40° anniversario del film con foto di Enrico Appetito).
Un restauro importante del Centro Sperimentale di Cinematografia C’eravamo tanto amati per i 100 anni dalla nascita di Nino Manfredi e dei 90 anni di Ettore Scola.
Il film d’apertura The eyes of Tammy Faye con Jessica Chastain è un film molto importante perché finalmente racconta che “chi fa la morale agli altri è la persona meno morale possibile”. Altri film importanti da premi internazionali possono essere Arminuta, Les Jeunes Amants, Belfast, Ciranò, Dear Evan Hansen, One second, C’mon C’mon, Frank Miller, american genius). Film di chiusura “Eternals”di Cloè Zhao.
Per gli Eventi speciali, film spettacolari, serie che mostrano la vita di celebri figure dello spettacolo, del giornalismo, della politica, che mostrano l’incontro del cinema con la musica, il fumetto, lo sport: A casa tutti bene – La serie di Gabriele Muccino, Benny Benassi – Equilibrio, di registi vari, Caterina Caselli di Renato De Maria, I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, JFK Revised di Oliver Stone, Marina Cicogna la produttrice di Andrea Bettinetti, E noi come stronzi rimanemmo a guardare di PIF, Scalfari nostro padre di Michele Mally, Vita da Carlo, serie televisiva di Carlo Verdone; Strappare lungo i bordi di Zerocalcare.
Gli incontri ravvicinati a cominciare da Quentin Tarantino e Tim Burton (premi alla carriera). Poi Jessica Chastain, Luciano Ligabue e Fabrizio Moro, Manetti Bros., Joe Wright, Zadie Smith, Luca Guadagnino, Marco Bellocchio, Zerocalcare, Peter Dinklage, Alfonso Cuaron, Claudio Baglioni, Frank Miller.
Retrospettiva dedicata a Arthur Penn (13 film), regista e produttore che ha saputo tradurre sul grande schermo, in televisione ed a teatro le contraddizioni della società contemporanea (anni 50/80) con il piacere di raccontare storie pervase di sensibilità sociale e politica. I film della nostra vita scelti da Antonio Monda e dai membri del Comitato di selezione.
Quest’anno si potranno rivedere i ‘guilty pleasures’ ossia quei film ritenuti leggeri ma assolutamente irresistibili. Titoli come Notting Hill o Pretty Woman, Don Camillo e l’onorevole Peppone o Il merlo maschio, Patakin e Hoosiers o Le barzellette.
Gli omaggi sono documentari su artisti vari: Vittorio Tondelli, Giorgio Strehler, Luigi Proietti, Onde Radicali, Monica Vitti.
Riflessi, storie da tutto il mondo, ritratti inconsueti, esordi, ed approfondimenti sul mondo del cinema: le Fotografie di Paolo di Paolo, Città Novecento con Alessandro Haber, Matti per il calcio di Volfango De Biasi, Muhammad Alì, icona del ‘900: Fellini e Simenon, con profonda simpatia e sincera gratitudine.
L’impegno della Festa del Cinema per il sociale e per l’ambiente. Si terranno proiezioni presso la Fondazione Policlinico Gemelli, presso Rebibbia Nuovo Complesso. Le ospiti delle dodici case rifugio della Regione Lazio potranno accedere alla proiezione online delle anteprime della Festa.
Saranno anche presenti in varie zone di Roma: Save the Childrens, Fondazione Telethon, Croce Rossa, Emergency.
Vedi anche: Incontro ravvicinato con Joe Wright Passing. Due donne A thousand hours The eyes of Tammi Faye