Siamo alla casa di Alberto Sordi sulla collina prospicente Piazza Numa Pompilio – dedicata al gran sacerdote e re della leggenda romana antica – e sulle monumentali Terme del superbo imperatore Caracalla. Intorno ci sono i sepolcri delle famiglie più importanti della prima Roma (Scipioni, Corneli etcc.).
In questo straordinario contesto archeologico e storico, negli anni ’30 del ‘900 l’architetto Clemente Busiri Vici, occupando una collina piena di presenze antiche, costruì, nello stile architettonico razionalista, una villa di campagna circondata dal verde.
Questa è stata l’abitazione di Alberto Sordi (Roma, 15 giugno 1920 – Roma, 24 febbraio 2003) e oggi è il Museo a lui dedicato, gestito dalla omonima Fondazione; si aggiunge a quelle semplici o splendide dimore degli altri artisti italiani (Verdi, Garibaldi, D’Annunzio, Pirandello, Morandi ecc.) o stranieri (Keats e Shelley, Hendrik Christian Andersen, ecc.), luoghi vissuti e frequentati da personaggi che, con le loro vite ed opere, hanno fatto la storia del Costume, della Cultura e delle Arti.
Di Albertone nazionale è stato detto e scritto quasi tutto; illuminante quello nel discorso per la Laurea Honoris Causa in Scienze e Tecnologie della Comunicazione (Università IULM di Milano, 12 marzo 2002) in cui, alle motivazioni, è affermata:
«la (sua) coerenza di un lavoro che non ha eguali e per l’eccezionale capacità di usare il cinema per comunicare e trasmettere l’ideale storia di valori e costumi dell’Italia moderna dall’inizio del Novecento a oggi.»
E per la Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione (Università degli Studi di Salerno, 24 aprile 2002), si spiega:
«Alberto Sordi sintetizza nella propria avventura artistica non solo una straordinaria versatilità interpretativa e recitativa ma, soprattutto, la capacità di attraversare nel segno di un’identità forte l’intero ambito dei mezzi e delle forme di comunicazione nel segno di un costante rinnovamento delle forme espressive.
Costituisce un patrimonio di esperienza e magistero insostituibile sul versante delle dinamiche e conoscenze interne al cinema ed ai media audiovisivi e contribuisce, in maniera decisiva, ai saperi ed alle teorie della comunicazione.».
Ed eccoci qui, alla mostra Il Centenario – Alberto Sordi 1920 – 2020 – protratta e in corso fino al 1 agosto 2021 – proprio nella sua casa: negli ambienti, nei giardini e nelle stanze dove gli oggetti, gli abiti, le fotografie, i video, i manifesti, i premi e i documenti di ogni tipo ricordano il percorso di un uomo ed attore (il primo di cui si ricordi una Fondazione Casa-Museo), amante degli animali e delle belle donne, appassionato della sua città e del suo lavoro, collezionista d’arte e viaggiatore.
La villa, gli oggetti e l’archivio personale sono stati dichiarati di interesse culturale e storico sotto il vincolo del MIBACT, oggi MIC – Direzione Generale Cinema ed Audiovisivi.
Info mostra
- Il Centenario – Alberto Sordi 1920 – 2020
- fino al 1 agosto 2021
- Villa Sordi
- Piazzale Numa Pompilio (Terme di Caracalla), Roma
- Orari: dal lunedì al giovedì 10:00 – 20:00; venerdì e sabato 10:00 – 21:00; domenica 10:00 – 20:00 (ultimo ingresso un’ora prima)
- info@centenarioalbertosordi.it – museosordi.segr@libero.it