«Portato per mano dal mio fratellino maggiore, Gianpaolo (detto Jean Paul)[1] mi sono buttato sul letto a leggere (sfogliare lentamente, per essere corretti, piluccando qui e là) il Castoro del Godard[2]. Ho questa impressione: che Jean-Luc sia uno dei non tanti autori di vero inequivocabile cinema, di quella “cosa”, che oltre che a farti passare un’ora e mezza di tempo ti dà modo di pensare, leggere, approfondire, discutere, aprire un dibattito, confrontarti: un autore “produttivo”, anche in opere apparentemente minori; vere e proprie armi bianche che si possono usare per uscire dalla trincea in cui siamo stipati aspettando un Godot che ha smesso da tempo di pensare a noi. Uscire dalla stato di trance e tentare una sortita: ritrovare il cinema ed il modo di celebrarlo che avevamo creato e conosciuto: una cerimonia in onore della Ricerca, lo sforzo di Capire, l’ “intelligenza”.»
Note
[1] Jean Paul Belmondo
[2] Alberto Farassino, Jean Luc Godard. Il Castoro, 2002
Sono nato in provincia di Siracusa, a Francofonte, l’antichissima Hydria dei coloni greci, quaranta
giorni prima che le forze alleate sbarcassero a Licata. Era il 14 maggio 1943.
Ho frequentato il liceo classico, ma non gli studi per giornalista, cui ambivo. Negli anni ’70 ho
vissuto due lustri a Palermo, dove ho lavorato in fabbrica, come impiegato amministrativo-
commerciale. Nel 1981 mi sono trasferito a Roma per amore di Paola, oggi mia moglie. Sono stato
funzionario commerciale e Project Manager nel Gruppo Marazzi. Infine consulente d’azienda per
Organizzazione Aziendale e Sistemi Qualità.
Curo le piante della mia terrazza, vedo gente, guardo film e serie tv, vado a cinema e a teatro,
seguo qualche mostra; leggo, divagando e raccogliendo fior da fiore, e scrivo di cinema, libri e
teatro per Odeonblog; di altre cose per me stesso. Ho pubblicato anche su Ponza Racconta, Lo
Strillo, RedazioneCulturaNews ed altri siti di cinema e teatro.
Ho due figli, Francesco e Andrea, ed avevo un cane, Bam, che sta sempre con me dovunque io
vada.
Sono faticosamente di sinistra; sono stato incendiario ed ora dovrei essere ragionevolmente
pompiere.