Nino Castelnuovo: l’indimenticabile Renzo de I promessi sposi

di Tano Pirrone

Anche Nino Castelnuovo ci ha lasciato, dopo una lunga malattia. Nell’immaginario popolare l’attore, nativo di Lecco, è rimasto legato al salto di una staccionata per pubblicizzare un famoso olio che non faceva male al cuore, e alla sua interpretazione di Renzo Tramaglino. Così lo ricordiamo nella popolare versione de I Promessi sposi realizzata per la Rai da Alessandro Bolchi nel 1967, con Paola Pitagora nelle vesti di Lucia e – perdonateci se ci dilunghiamo sul cast, ma lo facciamo per mettere in risalto, se mai ce ne fosse bisogno, il valore della scelta di Nino e la risposta qualitativamente eccellente – c’erano, nei vari ruoli, i migliori rappresentanti del teatro italiano e (allora si che era possibile) della Rai: Giancarlo Sbragia, Lilla Brignone, Tino Carraro, Elsa Merlini, Luigi Vannucchi, Massimo Girotti, Lea Massari, Cesare Polacco e altri straordinari interpreti. In Rai furono molti, prima e dopo la grande prova della trasposizione del romanzo di Alessandro Manzoni, gli spettacoli cui prese parte.

Nino Castelnuovo e Paola Pitagora ne I Promessi Sposi, 1967

Ma noi desideriamo parlarne seduti in una poltroncina di un cinema, riaperto da poco, con limiti e pazienza, vedendo scorrere le immagini di alcuni film cui Castelnuovo ha partecipato e ne è stato apprezzato interprete, anche quando in ruoli non da protagonista: da Un maledetto imbroglio di Pietro Germi, in cui aveva il ruolo defilato del fidanzato di Claudia Cardinale a Il gobbo di Carlo Lizzani (film ispirato alla storia di Giuseppe Albano, il gobbo del Quarticciolo), a Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, a Tutti a casa di Luigi Comencini e tantissimi altri, fra cui Il paziente inglese di Anthony Minghella del 1996. Fu anche coprotagonista nel film musicale internazionale Les parapluies de Cherburg di Jacques Demy al fianco della bellissima Catherine Deneuve.

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Sono siceliota, greco di Sicilia, figlio degli orgogliosi e valenti coloni che fondarono l’antichissima Hydra, che fu poi l’Ayn Sindi degli Arabi e, in ultimo, Francofonte, mio borgo natio. Ho frequentato il liceo classico. Negli anni ’70 ho vissuto due lustri a Palermo, dove ho lavorato svolgendo con passione attività sindacale nella FLM e intensa attività politica. Dal 1981 vivo con mia moglie Paola a Roma, dove, ora, mi prendo cura delle piante della mia terrazza; dei miei amici, che sono sempre meno e sempre più cari; vedo film e serie tv, vado al cinema e al teatro, seguo qualche mostra: leggo, studio; scrivo ogni tanto di cinema, di libri, di teatro, e di altre cose, segnatamente per me stesso. Pubblico pure su RedazioneCulturaNews, Ponzaracconta, Odeonblog, ed altri siti di cinema, di teatro e di poesia. Sono autore di due raccolte di poesie, Mye, 2022 e Poets Are Not Nice, 2025. Ho due figli, Francesco e Andrea, ed avevo un cane, Bam, che continua ad accompagnarmi dovunque io vada. Nell’ottobre del 2022 sono diventato nonno orgogliosissimo di Vittorio, figlio di Andrea e Sara, che, a quanto si dice in famiglia, finirà fra non molto di godere della condizione privilegiata di figlio unico. Sono faticosamente di sinistra, qualunque cosa ciò voglia oggi dire. Sono stato incendiario ed ora dovrei ragionevolmente essere pompiere… ma è tutto sinceramente complicato!

1 Commento

  1. Grazie per avermi ricordato un volto così caro e troppo presto dimenticato.Ero in secondo ginnasio e vedevo i Promessi sposi mentre li lèggevamo in classe con una noiosissima prof. di Italiano. Lo sceneggiato mi aiutò ad amare e capire il romanzo con gli splendidi interpreti… ho addirittura comprato il DVD.Quanti ricordi 🤗🤗🤗

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