a cura di Letizia Piredda
Nel film The Dreamers, 2003 Bertolucci fa un omaggio esplicito a Jean Luc Godard riproducendo nel suo film la famosa corsa al Louvre di Bande a part, 1964.
In tutti e due i film la mdp si sofferma su un grande dipinto Il Giuramento degli Orazi di Jacques-Luis David. Questo dipinto racconta la vicenda dei tre fratelli romani Orazi che decidono di sfidare i Curiazi di Alba Longa per porre fine alla guerra sanguinosa tra Roma e l’altra città latina. Jacques-Louis David raffigura il momento nel quale gli Orazi giurano al padre di combattere fino alla loro morte per Roma, esaltando l’impegno politico ed eroico del singolo a favore del bene comune.
Gli Orazi simboleggiano, quindi, il trionfo delle virtù civiche e l’importanza della ragione, in linea con il contesto storico francese in cui si inserisce il dipinto, che anticipa di cinque anni la Rivoluzione francese. Infatti, non viene rappresentato lo scontro, ma il momento antecedente in cui il vero protagonista é l’amore dell’uomo nei confronti della sua patria.
Lì per lì il contrasto è totale: i tre Orazi pieni di ardore e determinazione, pronti a giurare di lottare fino alla morte per un ideale, per il bene comune, per la società, per la patria; di contro i tre protagonisti del film, amanti della vita facile, irriverenti, con un totale rifiuto delle regole sociali e privi di un qualsiasi progetto ideale. La corsa nel Louvre, giocosa e irrispettosa, stride fortemente con l’impegno e la responsabilità civile degli Orazi, ma ne condivide a pieno la purezza d’animo. Infatti i tre sono a pieno titolo i personaggi più godardiani di sempre: innocenti, puri, ingenui. E forse è proprio questa caratteristica che li accomuna ai tre Orazi, anche se declinata in modo opposto.