a cura di Letizia Piredda
Tra i vari faccia a faccia che si sono susseguiti nel corso del tempo attraverso i vari format TV , rimase storico quello che vide l’incontro/scontro tra Mario Monicelli , allora già affermato con capolavori come I soliti ignoti, L’armata Brancaleone, La grande guerra, e Nanni Moretti, 24 enne, poco dopo il successo del suo film d’esordio Io sono un’autarchico.
La mitica puntata faceva parte del talk show Match, che andò in onda tra il 1977 e il 1978 su Rai 2 in 10 puntate. Il programma era condotto da Alberto Arbasino, uno dei più importanti scrittori italiani del secondo Novecento, morto di recente.
Ne scaturiscono riflessioni importanti sulle problematiche del cinema italiano: generi e contenuti, problemi economici, strategie produttive e distributive, utilizzo degli attori, differenze tra vecchia e nuova regia.
Il dibattito è molto acceso e intervallato dall’intervento di attori e addetti ai lavori.
Ma quella che ne esce vincente è la commedia all’italiana! [1]
Qui sotto il link del video:
Match – Domande incrociate -Monicelli e Moretti
[1] La commedia all’italiana, da non confondere con la commedia italiana, si caratterizzava in quanto usava un registro comico-satirico per trattare tematiche relative alla realtà sociale dai risvolti drammatici, come quelle del dopoguerra, del boom economico etc,. I maggiori esponenti di questo genere sono stati Monicelli con I soliti ignoti(1958), La grande guerra(1959), L’armata Brancaleone(1966) , Comencini, con film quali Tutti a casa(1960), Risi con Una vita difficile(1961) Il sorpasso(1962) e I mostri(1974).
Per chi vuole approfondire la tematica:
Gianni Rondolino e Dario Tomasi. Manuale di storia del cinema. Utet, 2014