di Gianni Sarro e Sandro Russo
Il Corso di Cinema che da svariati anni si tiene nei sotterranei di una libreria di viale Gorizia – percorsi tematici o monografici, l’analisi di una dozzina di film per Corso, due volte l’anno – nel corso del tempo (!) ha visto crescere la partecipazione e l’interesse. I più vecchi (e fedeli) frequentatori – tra cui chi scrive – si vedono ormai da sei anni. Un tempo sufficiente per diventare amici, oltre che compagni di corso. C’è anche una chat di gruppo, in cui ci si scambiano impressioni, cine-dritte e amenità varie; oltre agli immancabili messaggi di buon compleanno dei membri e, sotto le Feste, gli Auguri.
Quest’anno il maestro Gianni ci ha fatto gli auguri in forma di indovinello con un filmato da YouTube inviato per whatsapp.
Quale celebre film cita, sfiorando il plagio, questa scena? – ci chiede Gianni.
Tratto dal film La sciantosa, anno 1971 (regia di Alfredo Giannetti) con Anna Magnani e Massimo Ranieri.
Qui Annarella canta O surdato ‘nnamurato:
Perplessità e silenzio sulla linea… Poi una timida avance:
– Non sarà Orizzonti di gloria, di Kubrick del ’57? Con la cantante, Christiane, che poi diventerà la moglie di Kubrick?
Qualche adesione dal gruppo:
– Non so se sia la risposta giusta, ma mi piace moltissimo… Bravo!
Infine la conferma del maestro:
– Risposta esatta… Bravi! Auguri a tutti!
Chiarimento per i non addetti ai lavori:
Tre donne è un ciclo di tre film per la televisione del 1971, diretti da Alfredo Giannetti e interpretati da Anna Magnani.
La sciantosa è il primo film del ciclo, mandato in onda sul Programma Nazionale Rai il 26 settembre 1971.
Durante la grande guerra Flora Bertuccioli, diva non più giovane del café-chantant sul viale del tramonto ed a rischio sfratto dalla sua casa di Torino, riceve l’offerta di cantare per i soldati impegnati al fronte.
Al suo arrivo è accolta dal giovane soldato Tonino Apicella, che insieme ad altri tre soldati compone la sgangherata orchestra incaricata di accompagnare le canzoni di Flora.
Quando sale sul palcoscenico e si accorge che il suo pubblico è composto da giovani soldati feriti e mutilati è assalita dallo sdegno e dalla commozione: rifiuta di cantare la marcia militare, si strappa di dosso il Tricolore e intona ‘O surdato ‘nnammurato di Aniello Califano. Lo spettacolo, però, viene interrotto da un bombardamento e tutti cercano di mettersi in salvo.
Orizzonti di Gloria (1957, di Stanley Kubrick (1928-1999); titolo originale: Paths of Glory) con Kirk Douglas. Ambientazione: fronte occidentale durante la prima guerra mondiale; 1916).
Insieme a Il dottor Stranamore (1964, Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) e a Full metal jacket (1987) tra i film più antimilitaristi della storia del cinema.
Piccola curiosità: l’attrice che interpreta la cantante tedesca della scena è Christiane Susanne Harlan (1932, vivente): attrice, pittrice, cantante e ballerina tedesca, terza e ultima moglie di Kubrick, dal 1959 fino alla morte di quest’ultimo nel 1999; collaboratrice occulta di tutte le opere del marito. L’incontro fatale avvenne proprio sul set di Orizzonti di gloria.