“L’Agnese va a morire”

La Redazione

Alcuni giorni fa Giuliano Montaldo ha raccontato un simpatico episodio accaduto ai tempi delle riprese di L’agnese va a morire, film del 1976.

Ingrid Tulin in L’agnese va a morire, di Giuliano Montaldo, 1976

‘Un mese prima delle riprese la Thulin va nelle valli di Comacchio per ambientarsi, conoscere i posti, rubare l’accento (recitò in italiano, anzi in romagnolo pur sapendo che sarebbe stata doppiata). Decide che deve muoversi in bicicletta, come l’Agnese, e assieme al caporeparto dei trovarobe va in una vecchia rimessa dove le fanno provare una serie di vecchie biciclette d’epoca.

Le Valli di Comacchio

Ne prova tre o quattro, le tocca, le annusa, le tasta e alla fine ne sceglie una e dice “E’ questa!”. Un meccanico prende la bici e le dà una sistemata. Smonta il manubrio per metterci un po’ d’olio. E nella canna alla quale era attaccato il manubrio scopre un foglietto. Lo leggono. E’ un messaggio diretto a un capo partigiano. La bicicletta era appartenuta a una staffetta e quel messaggio era rimasto lì da allora, senza che nessuno l’avesse mai trovato. Chissà che fine aveva fatto, la donna che aveva montato quella bicicletta trent’anni prima?’

Informazioni su Letizia Piredda 195 Articoli
Letizia Piredda ha studiato e vive a Roma, dove si è laureata in Filosofia. Ha frequentato per diversi anni Corsi Monografici di Analisi di Film e più di recente Corsi di Critica Cinematografica presso Sentieri Selvaggi, Longtake e La Critica ritrovata. Ha tenuto Seminari su tematiche di cinema presso l’Università di Perugia. Da 3 anni collabora con il sito Longtake. Ha vinto il Concorso di Critica Cinematografica over30 nell’ambito del Longtake Film Festival 6 Edizione, 2024
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