Pubblichiamo con piacere l’interessante articolo di Franco Montini uscito su Repubblica in data odierna.
Ogni novità tecnologica ha determinato un cambiamento nel linguaggio audiovisivo. È stato così con l’avvento del sonoro, del colore, del digitale. E ora si annuncia un’ulteriore rivoluzione con il passaggio dal tradizionale formato orizzontale a quello verticale. 1170% dei filmati postati in Rete sono in formato verticale. L’audiovisivo in formato smartphone sta già tracimando altrove. In alcuni Paesi sono disponibili apparecchi televisivi che possono ruotare in verticale per permettere di visionare a tutto schermo le produzioni realizzate con queste modalità. Per il web, anche in Italia, si stanno producendo, diverse serie in formato verticale, con la partecipazione di professionisti. Non c’è dubbio che il cambiamento del formato impone un cambio di prospettiva di linguaggio, di grammatica cinematografica e perfino di pensiero.
Perché esprimersi in verticale costringe inevitabilmente autori e registi ad abbandonare certe modalità di ripresa e a dover inventarne di nuove. Insomma il cinema verticale si trasforma necessariamente in scelta stilistica e contenutistica. Finora i prodotti realizzati con queste modalità si sono limitati a una durata massima di 10 minuti. Ma già ci si chiede se si tratta di un vincolo obbligatorio, perché la visione verticale sarebbe più impegnativa, o se sia ipotizzabile pensare a produzioni di lunga durata. Ciò che è certo è che si aprono molti nuovi interrogativi sullo sviluppo futuro delle produzioni audiovisive.
L’occasione per riflettere su ciò è offerta dal Vertical Movie Festival 2019, kermesse ideata e diretta da Salvatore Marino, in programma per tre giorni, da giovedì a sabato 12 ottobre al Macro Asilo. In cartellone una quarantina di opere, tutte rigorosamente in formato verticale, provenienti dai cinque continenti, suddivise in quattro sezioni e selezionate fra oltre mille proposte, a cui si affiancano incontri, master class e workshop.
Macro Asilo , via Nizza 138, da giovedì a sabato (tel.06.696271) Ingresso gratuito