a cura di Letizia Piredda
La soggettiva è una tecnica di ripresa cinematografica in cui la scena viene inquadrata esattamente dal punto di vista di uno dei personaggi, come se la si vedesse attraverso i suoi occhi. Può essere composta da due inquadrature (nella prima viene mostrato il soggetto che guarda e nella seconda ciò che egli vede) oppure da una sola (viene mostrato solo ciò che il personaggio vede).
Il punto di vista dell’istanza narrante, quello del personaggio e quello dello spettatore coincidono così in un unico sguardo.
Collegati al termine soggettiva troviamo spesso quelli di semisoggettiva e falsa soggettiva.
Per semisoggettiva si intende un’inquadratura che pur rappresentando lo sguardo di un personaggio non ne rispetta fino in fondo la posizione. Cioè la mdp si trova più vicina o piu lontana dall’oggetto di quanto non lo sia il personaggio.
Un’altra possibilità di semisoggettiva è quando la mdp ci mostra una porzione di realtà così come la vede un personaggio, dove però la mdp non ne sostituisce lo sguardo ma sta leggermente alle sue spalle, che finiscono per entrare in campo insieme alla nuca.
La falsa soggettiva, invece, si ha quando ci sono inquadrature che simulano una soggettiva, ma che poi si rivelano o si traformano, in piani oggettivi.