a cura di Letizia Piredda
Si è chiusa da poco più di un mese, a Ginevra, la 5° Edizione del Film Festival dei Diritti Umani. Organizzata in collaborazione con Amnesty International, è la più importante rassegna internazionale dedicata al cinema e ai diritti umani. Si chiama Fifdh, e si tiene ogni anno a Ginevra, da 17 anni, in concomitanza con la sessione principale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
«Questa edizione rende omaggio a potenti attori del cambiamento», spiega Isabelle Gattiker, direttore della manifestazione, che «in tutto il mondo, di fronte a situazioni inaccettabili, osano alzare la voce». Fifdh, Festival e forum internazionale per i diritti umani, si è interrogata su «nuove forme di resistenza artistica, politica e collettiva» e vuole essere un’occasione non solo per informarsi, ma anche per impegnarsi concretamente a favore dei diritti umani, attraverso strumenti concreti di coinvolgimento del pubblico.
Tra i moltissimi film che sono stati presentati, meritano un particolare rilievo Ancora un giorno, 2018 (titolo originale,Another day of life)di Raul de la Fuente&Damian Nenow, tratto dal libro omonimo del giornalista e scrittore Ryszard Kapuscinski.
E in prima mondiale, il film Ximei di Andy Cohen&Gaylen Ross, ritratto di Liu Ximei, una giovane donna cinese che lotta per difendere i diritti delle persone con HIV in Cina, che è stato proiettato in presenza dell’artista Ai Weiwei. In uscita in questi giorni nelle sale romane.